E’ stato pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020 (Decreto Ristori).
L’art. 1 del D.L. 137/2020 riconosce un contributo a fondo perduto a favore degli operatori economici interessati dalle misure restrittive introdotte con il DPCM del 24 ottobre 2020. Tali operatori sono queli che svolgono le attività indicate in apposita tabella allegata al decreto (potete scaricare la tabella cliccando qui). La norma mette anche in conto la possibilità di estendere al beneficio, sempre nel limite di spesa di 50 milioni di euro, ulteriori codici ATECO, laddove rappresentativi di contribuenti effettivamente danneggiati, con l’emanazione di successivi provvedimenti.
Pertanto solo gli operatori economici che esercitano come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco di cui alla tabella sopra indicata hanno diritto al contributo a fondo perduto.
Requisiti: l’attività non deve risultare cessata alla data del 25 ottobre 2020 e, viceversa, non deve risultare attivata a partire dalla medesima data del 25 ottobre 2020. Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2019.
Le modalità di richiesta del contributo variano a seconda che l’operatore economico abbia già beneficiato del precedente contributo a fondo perduto (quello previsto dal DL Rilancio) o meno. Vediamo di seguito i due casi:
1. Soggetti che hanno già beneficiato del precedente contributo a fondo perduto (DL 34/2020 art. 25)
- Modalità di richiesta: i soggetti che hanno già beneficiato del precedente contributo a fondo perduto e che non lo hanno restituito, non devono presentare nessuna istanza; l’Agenzia delle Entrate provvederà ad eseguire il bonifico utilizzando l’IBAN sul quale è stato erogato il precedente contributo. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha comunicato, durante l’informativa al Senato sul Dpcm del 24 ottobre, che i bonifici saranno predisposti entro la metà di novembre.
- Misura del contributo: la misura del contributo è determinata applicando le percentuali previste dalla tabella (allegato 1 del Decreto Ristori) a quanto percepito come contributo precedente.
2. Soggetti che non hanno presentato istanza per il precedente contributo a fondo perduto (DL 34/2020 art. 25)
- Modalità di richiesta: tali soggetti dovranno invece procedere alla presentazione della richiesta tramite istanza da inviare con apposita procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Verrà quindi riaperto il canale telematico di invio delle istanze.
- Misura del contributo: il contributo andrà calcolato applicando le percentuali della tabella (allegato 1 del Decreto Ristori) al contributo calcolato con le percentuali previste dalla precedente norma (DL rilancio) ovvero :
- 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro;
- 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro;
- 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 supera la soglia di 1 milione di euro (non è più previsto il limite di 5 milioni di euro di ricavi e compensi dell’anno 2019 per accedere al contributo).
Facciamo un esempio per chiarezza.
Per il codice Ateco “563000-Bar e altri esercizi senza cucina” la tabella prevede la percentuale del 150%. Supponendo che il contribuente esercente attività dell’Ateco “563000-Bar e altri esercizi senza cucina” abbia già beneficiato del precedente contributo pari ad € 2.000, lo stesso contribuente non dovrà presentare nessuna istanza e riceverà bonifico per il nuovo contributo di € 3.000 (2.000×150%). Supponendo invece che lo stesso contribuente non abbia presentato istanza di cui al precedente contributo, dovrà presentare istanza alla riapertura del canale web dell’Agenzia delle Entrate e solo successivamente riceverà il bonifico di euro 3.000.
Per i soggetti che hanno aperto l’attività a partire dal 01.01.2019 (con ateco ricompresi in tabella) il contributo spetta anche in assenza del calo di fatturato tra aprile 2019 e aprile 2020. A tali soggetti spetta il contributo minimo di € 1.000 per le persone fisiche ed € 2.000 per gli altri soggetti.
Per le verifiche di spettanza del contributo e per determinare la misura dello stesso lo Studio sarà a disposizione dei clienti interessati dalla norma.
Consilium, sempre al fianco di imprese e professionisti, vi aggiornerà nei prossimi giorni sulle altre misure previste dal decreto ristori.